Indagine sulla formazione qualificata dei cittadini extracomunitari

I dati relativi alla presenza di extracomunitari sul territorio mostrano un fenomeno in costante crescita a livello locale e nazionale. Tale fenomeno va osservato con quello parallelo del calo demografico e dell’aumento degli italiani in età pensionabile: è probabile che il numero di lavoratori immigrati in Italia aumenti, vista soprattutto la carenza di manodopera in certi settori professionali. L’esigenza di una qualifica professionale degli immigrati diventa sempre più forte: come quella di assicurare loro un primo livello di formazione linguistica gratuita e qualificata. La presenza di immigrati adulti non competenti in italiano ha determinato nell’ultimo decennio una serie di iniziative, attivate dai C T P per l’educazione degli adulti e dalle associazioni di volontariato: tali strutture risultano però insufficienti a coprire le richieste di una popolazione di migranti in costante aumento.
Occorre finalmente rispondere in modo adeguato alla domanda di una formazione più qualificata, che prepari l’immigrato all’inserimento in un mondo del lavoro sempre più esigente. In base al Rapporto sulla situazione sociale nella Provincia di Pisa, “nella realtà provinciale pisana, l’immigrazione è cresciuta con tassi di incremento notevoli, specialmente in Valdarno dove gli immigrati hanno trovato la possibilità di inserimento lavorativo all’interno dell’industria conciaria.”.
Ma, una formazione più qualificata deve anche garantire le pari opportunità alla componente femminile oggi (almeno nell’area pisana), che è quasi la metà della popolazione immigrata. I dati locali rispecchiano una tendenza nazionale che, negli ultimi anni, si è stabilizzata: l’incidenza femminile rispetto al totale degli immigrati è più alta nel caso di persone di provenienza europea e supera quella degli uomini, se l’immigrazione è dovuta a motivi di ricongiungimento familiare.
In base ai dati statistici del Dossier Numero Uno della Provincia di Pisa, la percentuale di donne straniere presenti sul territorio è aumentata in maniera consistente negli ultimi anni, grazie anche al recente aumento dei ricongiungimenti familiari. Si nota inoltre che la maggioranza delle donne iscritte al Centro per l’Impiego non possiede né qualifica professionale né titolo di studio: fornendo loro una competenza linguistica adeguata, si facilita la possibilità di accedere a corsi di formazione professionale o comunque di orientarsi nella ricerca di un lavoro.
Hanno partecipato all’indagine:

  • Dott.ssa Manola Guazzini (Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Pisa)
  • Dott. Gianni Bicchi (Urban Valdera)
  • Dott.ssa Natalia Belova (Associazione Socio-Culturale “Petrushka”).

Abbiamo anche considerato le nostre esperienze pregresse con le problematiche legate all’immigrazione.
Il progetto Italiano per Comunicare – IPC, intende affrontare il problema dell’integrazione degli immigrati non soltanto attraverso la formazione linguistica che, seppur fondamentale, non può da sola risolvere tutti i problemi legati alla comunicazione tra culture spesso molto diverse.
Per questo motivo si è pensato una UFC di “Civiltà Italiana” che permetta di introdurre la trattazione di nozioni di base di storia italiana, di storia delle religioni e di educazione civica. La trattazione dei suddetti argomenti, oltre a fornire nozioni utili all’arricchimento culturale e ad una migliore comprensione della nostra cultura, hanno la funzione di stimolare la discussione in aula e quindi costituiscono anche un valido strumento per l’uso della Lingua in un contesto spontaneo seppur controllato e “moderato” dal docente.
Il progetto intende inoltre rispondere alle esigenze della società dell’informazione utilizzando il computer all’interno di alcune lezioni di Italiano per lo svolgimento di esercitazioni pratiche come scrivere semplici lettere, curricula, utilizzare i principali browser per la navigazione e la gestione della posta elettronica via web.
Tutti gli argomenti oggetto del programma previsto dal progetto saranno trattati esclusivamente in Lingua Italiana. In questo modo si ritiene di riuscire a fornire agli utenti un buon numero di strumenti pratici e teorici atti ad agevolare il loro inserimento nel nostro contesto sociale.
Gli interventi formativi che interessano il livello linguistico della comunicazione, coinvolgono un vasto orizzonte di obiettivi volti a ridurre il disagio e favorire i processi di socializzazione a livello territoriale. Nella provincia pisana questi interventi, sebbene diffusi, non sono tuttavia in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione di immigrati in costante crescita. Il corso di italiano si coniuga con una molteplicità di interventi progettuali, sostenuti e promossi anche dalle associazioni del terzo settore, mediante i quali si sperimentano forme anche innovative di attività sul piano metodologico e contenutistico.
Il progetto si integra con le iniziative locali perseguendo gli obbiettivi di dotare gli immigrati degli strumenti necessari per una successiva formazione professionale e/o un più facile inserimento lavorativo.

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