Care Studentesse e cari Studenti d’italiano in Italia e nel mondo,
In occasione della Festa dell’8 Marzo ho deciso di scrivere una lettera agli studenti e mi rivolgo a Voi per un caro augurio per la Festa della Donna.
Un augurio speciale va a tutte le donne che sono state un esempio di forza, coraggio, pazienza e determinazione per me. E un augurio ancora più speciale a tutte le donne che ogni giorno vivono eroicamente la loro vita quotidiana fatta di mille competenze ed impegni.
Le donne devono essere competenti in psicologia, pedagogia, alimentazione, economia, igiene e salute…
In realtà le donne hanno anche una predisposizione particolare per imparare le lingue.
Di fronte a compiti di tipo linguistico o visuale gli uomini e le donne, pur raggiungendo gli stessi risultati nello stesso tempo, ragionano in modo diverso.
Attraverso la risonanza magnetica per immagini al Kennedy Krieger Institute di Baltimora (Usa) gli scienziati hanno analizzato il cervello di 30 bambini, maschi e femmine, mentre eseguivano compiti molto semplici. Uno riguardava l’elaborazione verbale e consisteva nel riconoscere, in una sequenza di parole che scorrevano, quali erano in rima. Mentre nell’altro, di tipo visuale, i volontari dovevano individuare alcune linee gialle in mezzo a tante blu e segnalare quando erano allineate.
Da questo studio è emerso che quando pensano le parole le donne usano il lobo frontale inferiore bilateralmente mentre gli uomini usano di più la sola parte sinistra. Nell’interpretare informazioni visuali, invece, gli uomini usano entrambi i lobi parietali mentre le donne usano maggiormente il lobo di destra.
Questo studio potrebbe aiutare gli scienziati anche a capire dove e perché nascono le diverse propensioni (per esempio per la matematica o l’arte) nei bambini e nelle bambine.
Di fatto lo studio delle lingue per motivi NON professionali è molto più frequente tra le donne. Le donne sono più interessate e più portate per la comunicazione fine a se stessa.
Le donne stabiliscono relazioni e creano il mondo parlando.
Quando studiavo Filosofia all’Università, sentivo che la mia ambizione di capire il mondo era una condizione umana e non femminile o personale.
Quando ho cominciato a lavorare e poi a specializzarmi nell’ambito dell’insegnamento della lingua italiana a stranieri vivevo il contatto con persone provenienti da tutto il mondo, i loro progressi e le relazioni che si creavano tra le persone come un evento proprio delle necessità di esseri sociali come gli esseri umani.
Quando poi ho avuto la grande responsabilità di gestire una scuola di italiano per stranieri ho continuato a pensare che la felicità degli studenti nel fare questa esperienza con noi in Italia, i loro progressi e la soddisfazione nei risultati raggiunti fossero il premio per il buon lavoro svolto, come deve essere per qualsiasi Direttore responsabile dei risultati di un qualsiasi lavoro.
Poi sono diventata madre.
Quando ero più giovane pensavo che gli uomini e le donne fossero uguali ma poi ho capito che il fortunato e privilegiato ruolo, che la Natura ci impone, fa di noi donne esseri che sentono profondamente la necessità di “andare avanti”, di occuparsi degli altri, di comunicare per creare.
Capire e prevedere il mondo, aprirsi e socializzare, lavorare per la soddisfazione degli altri, prendersi cura, sono attitudini innate e sacre nell’essere donna che ti predispongono verso la realtà e le altre persone in maniera diversa rispetto ad un uomo.
Non è questione di essere migliori o peggiori: si tratta solo di essere diversi.
Quindi a tutte le donne che hanno avuto la forza, di portare avanti i loro progetti, di combattere spesso da sole, di trovare il coraggio di creare intorno a se stesse contesti adeguati, condivisibili, donne che si prendono cura degli altri
Buona Festa della Donna!
La direttrice dell’Istituto Linguistico Mediterraneo – Rossana Filippeschi