Una volta un nostro studente ha detto che chi vuole parlare bene la lingua italiana deve imparare i nomi dei vari tipi di pasta.
Questo studente aveva proprio ragione perché in Italia abbiamo moltissime parole per indicare i vari tipi di pasta e molte di queste parole indicano anche altri oggetti. Per questo, se voi sapete come si chiama la pasta in italiano, potrete conoscere molte parole utili per parlare in italiano.
In questa videolezione parliamo proprio dei tipi di pasta che hanno il nome di oggetti
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E se vuoi saperne ancora di più…
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Come classificano la pasta gli italiani? Beh dipende; ci sono diversi modi per distinguere la pasta: in base alla lunghezza; in base al tipo di impasto; in base alla presenza del ripieno o meno; in base a come sarà condita.
Per fare una prima divisione, per esempio, possiamo pensare a come mangeremo questa pasta; se con un condimento secco (per esempio un sugo o un pesto) o nel brodo. Nel primo caso parleremo di pastasciutta, nel secondo caso parleremo di paste da brodo.
Se pensiamo al tipo di impasto (cioè a come è stata realizzata e agli ingredienti che ci sono dentro) possiamo creare una prima grande distinzione:
- Pasta fresca
- Pasta secca
La pasta fresca non viene fatta essiccare dopo l’impasto e per questo rimane morbida e deve essere conservata in frigo ad una temperatura compresa tra 2 e 4°C mentre la pasta secca viene seccata dopo l’impasto per questo è più dura, non ha bisogno di essere messa in frigorifero e ha tempi di conservazione, e anche di cottura più lunghi rispetto alla pasta fresca. Per realizzare la pasta secca si possono utilizzare solo farine di grano duro; mentre per la pasta fresca è possibile utilizzare anche il grano tenero; questo è il motivo per cui, generalmente, la pasta secca è considerata di migliore qualità rispetto all’altra.
Alcune tipologie di pasta fresca sono le orecchiette, le trofie e le tagliatelle; mentre nella pasta secca, che tendenzialmente è più famosa fuori dall’Italia, troviamo gli spaghetti, le penne i maccheroni e molti altri. Le orecchiette, tipiche dell’Italia del Sud, sono un tipo di pasta che può essere sia fresca che secca.
Soprattutto per quanto riguarda la pasta fresca all’impasto possono essere aggiunti altri ingredienti per esempio il grano saraceno per i pizzoccheri o le patate per gli gnocchi.
La pasta fresca può essere ulteriormente divisa in
- Pasta di sola farina
- Pasta all’uovo
- Pasta ripiena
La pasta all’uovo è fatta aggiungendo all’impasto una o più uova; si possono trovare tipi di pasta all’uovo in tutta Italia ma è considerata tradizionale di alcune zone dell’Italia centrale; particolarmente l’Emilia Romagna. Si distingue rispetto agli altri tipi di pasta per il colore giallo molto intenso e per i bassi tempi di cottura e di conservazione. Un esempio tipico di pasta fresca all’uovo sono le tagliatelle (buonissime condite con un ragù di carne). Aggiungendo le ortiche all’impasto è possibile ottenere una pasta naturalmente verde; questa tipologia di impasto è molto utilizzate per le tagliatelle che, mescolate alla normali tagliatelle gialle, sono definite tagliatelle paglia e fieno.
La pasta ripiena invece è un tipo di pasta fresca che contiene al suo interno un ripieno a base di carne, pesce, formaggi o verdure (o una combinazione di questi); è considerata un piatto molto ricco ed è immancabile sulla tavola degli italiani la domenica o durante le feste. Ci sono moltissimi tipi di pasta ripiena: cappelletti, cappellaci, sombreri, agnolotti, anolini, tortelli, tortellini, tortelloni, girasoli, ravioli, ravioloni, … l’elenco potrebbe andare avanti all’infinito perchè i nomi cambiano a seconda della regione, addirittura della provincia italiana …
Una cosa molto interessante per chi vuole imparare la lingua italiana è che guardando i nomi della pasta ripiena possiamo imparare una regola importante della nostra lingua. Prendiamo ad esempio questi tre tipi di pasta: tortelli, tortellini e tortelloni.
Quale è la differenza? Soltanto la loro dimensione. Infatti nella lingua italiana se vogliamo indicare che un oggetto è più piccolo del normale prendiamo il nome dell’oggetto in questione e vi aggiungiamo alla fine il suffisso -ino; il caso di
tortello – tortellino
Se invece vogliamo indicare che un oggetto è più grande del normale prendiamo il nome e aggiungiamo il suffino -one; è il caso di
tortello – tortellone
Ecco che, semplicemente studiando i nomi dei diversi tipi di pasta possiamo imparare come alterare i nomi in italiano in particolare come fare diminutivi e accrescitivi.
L’ultima classificazione che tipi di pasta che possiamo effettuare si basa sulla lunghezza della pasta; e quindi avremo:
- Pasta corta (sotto i 7 cm circa)
- Pasta lunga (sopra i 7 cm)
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La pasta corta può essere ulteriormente suddivisa in:
- pasta tubolare (cioè la pasta che ha la forma di tubo come pennette, mezze penne e maccheroni) che è molto amata con il sugo perché raccoglie il condimento al suo interno
- pasta elicoidale (cioè la pasta che è attorcigliata su se stessa come i fusilli, le eliche e le busiate)
Sono ancora molti i tipi di pasta che dovete conoscere perché in Italia le variabili sono infinite; come avete capito dipendono dalla zona geografica, dall’impasto, dalla dimensione e dalla forma, ma anche dal tipo di farina usata o dallo strumento che è stato utilizzato per farla (i famosi spaghetti alla chitarra prendono il nome proprio da questo). Perciò, se volete saperne di più non vi resta che venire in Italia e provarla.
Buon appetito 😉